Sebastiani sulle decisioni federali, Tumminello, Zeman e…Zauri
Così il presidente biancazzurro in una lunga intervista rilasciata a Rete
A CURA DI RICCARDO CAMPLONE - C’è un nuovo scontro tra la FIGC e la Lega A. I club della massima serie sembrano compatti ed in caso di uno stop definitivo del campionato ci saranno le assegnazioni dello scudetto e delle retrocessioni solo attraverso l’aritmetica. A Rete8 il presidente Sebastiani ha espresso la sua opinione su questo argomento, togliendosi qualche sassolino dalle scarpe sulle recenti dichiarazioni di Luciano Zauri.
Ecco le parole del presidente:
“Sono d’accordo con Gravina perché credo che si debba ragionare di sistema e non per i fatti propri. Non è possibile prendere decisioni che non tengano conto delle altre Leghe, perché un eventuale stop delle retrocessioni conterebbe anche la Serie B e sotto questo aspetto sono d’accordo con il Presidente Federale. Sapete tutti che oggi una retrocessione comporterebbe un danno economico, però è evidente che se salvi da una parte poi sfuggi da un’altra perché se la Serie B non dovesse avere le 3 promozioni qualche squadra cadetta subirebbe dei danni e se una persona deve guardare nella globalità il problema è un conto, mentre se ognuno pensa ai fatti propri ci sarebbero delle distorsioni importanti, perché la Serie B ha fatto tanto per arrivare a giocare un torneo composto da 20 squadre per dare una sostenibilità di base ai club. Oggi se si dovesse arrivare a fare la B a 22-23 squadre il prossimo anno potremmo liquidare tutte le squadre. La soluzione più equa sarebbe l’algoritmo? Se non sarà l’algoritmo saranno le proiezioni di ciò che abbiamo visto fin qui oppure cristallizzare la classifica però non si può pensare di procedere per conto proprio perché anche la B potrebbe fare una delibera per decidere di non poter giocare e bloccare promozioni e retrocessioni. Se bloccassimo tutto sarebbe inutile fare tamponi, test sierologici ed allenarci senza scendere in campo e sarebbe inutile investire per dare sicurezza ai ragazzi ed al movimento se da qualsiasi parte si potrebbe decidere diversamente. L’assenza del pubblico? Sarà una novità assolta ma quando si parla di campionati falsati nella realtà è così, perché se immaginiamo solamente una squadra con cui ho giocato e perdo in trasferta con 10'000 spettatori e oggi gioco in casa senza il mio pubblico non è normale. Anche se abbiamo deciso che per il bene del movimento bisognerà continuare per non perdere soldi e non avere danni economici che sarebbero irrecuperabili. Dobbiamo giocare tutti quanti e dovranno sapere che non era il campionato per cui siamo partiti. Un nodo da sciogliere sui contratti? Ancora no ma sicuramente ci stanno lavorando e la settimana prossima sarà quella giusta per sapere come bisognerà comportarsi. Per quanto riguardano i giocatori in scadenza bisognerà parlare con loro mentre per i prestiti ci dovrà essere l’accordo tra le 3 parti, ovvero il Pescara, giocatore e la società di provenienza perché fondamentalmente si gioca tutto sull’aspetto economico ma non dovrebbe incidere perché il calciatore nei 24 mesi dovrebbe avere il totale di quello che avrà il contratto salvo la parte che rinuncerà in un eventuale accordo.”
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In una recente intervista rilasciata a Rete 8 Alessandro Bruno ha espresso belle parole nei confronti di Zeman: “Credo che un allenatore debba essere sempre chiaro perché così non sbagli mai e non crei le aspettative. Se un giocatore non ti piace lo dici senza prendere in giro le persone perché i nodi vengono al pettine e sappiamo che questa è una delle caratteristiche di Zeman ed è giusto che sia così. È un attestato che non è altro una conferma che tutti quanti vorrebbero, nel rispetto dei ruoli, avere un confronto con un allenatore piuttosto che con un datore di lavoro ed in questo caso Zeman fu molto chiaro con Bruno.”
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